Germania: le 6 zone vinicole più famose

Le regioni di produzione riconosciute dalla legge sul vino tedesca sono 13, ognuna delle quali può vantare particolarità storiche, climatiche o paesaggistiche più che degne dell’attenzione di un vero wine lover. Senza nulla togliere alle altre, vi presentiamo le 6 zone più importanti, per qualità e fama dei vini ma anche per la bellezza paesaggistica e le possibilità di ripercorrere le tracce della tradizione enologica della Germania. Per maggiori informazioni e spunti interessanti per un viaggio enogastronomico, potete visitare il sito del Deutsches Weininstitut (anche se la versione inglese è molto ridotta rispetto a quella in tedesco).

Mosella: gli specialisti del Riesling

La regione di produzione Mosella-Saar-Ruwer è la più antica della Germania: qui la vite fu introdotta dai Romani. I vigneti sono situati quasi esclusivamente sui ripidi pendii sulle sponde degli omonimi fiumi, spesso su terrazze. La regione è suddivisa in sei Bereiche (distretti), di cui Bernkastel, noto anche come Mittelmosel, è il vero cuore pulsante, sede dei produttori più famosi. Il Bereich Burg Cochem, detto anche Terrassenmosel per l’alta concentrazione di terrazzamenti, include il vigneto più ripido d’Europa, il Bremmer Calmont (68%).

Questa zona è rinomata per la produzione di ottimi Riesling, grazie alla fortunata combinazione di suoli, clima e aspetto dei vigneti. Corpo leggero, spiccata acidità bilanciata da una media dolcezza e intensi sentori floreali e di frutta verde. Tra la altre varietà coltivate, nell’Obermosel troviamo l’Elbling, un’antica varietà locale che si pensa fosse coltivata già 2000 anni fa.

Da non perdere: Piesport – qui nel 1985, ai piedi del famoso vigneto “Piesporter Goldtröpfchen” è stato scoperto un “impianto di produzione” di 44 x 20 metri risalente al IV secolo DC. Numerosi altri ritrovamenti si sono susseguiti negli anni a testimonianza dell’antica tradizione vitivinicola della regione.

Nahe: tra vino e romanticismo

I vigneti arrampicati sui pendii del fiume Nahe fanno da cornice a un panorama ancora più incontaminato e pittoresco della Mosella. La ricchezza dei suoli e il clima particolarmente mite creano le condizioni ideali per Riesling con sentori di frutta più matura in versione dry, oltre che a una crescente offerta di vini rossi.

La strada del vino, percorribile a piedi o in bicicletta, è il modo ideale per viaggiare attraverso la regione alla scoperta di scorci romantici e piccoli borghi medievali, godendo delle numerose manifestazioni e iniziative a tema enogastronomico che allietano il visitatore durante tutto l’anno. Famosi sono anche i centri termali, come Bad Kreuznach, Bad Münster am Stein e Bad Sobernheim.

Rheingau: la nascita della vendemmia tardiva

Tra Wiesbaden e Rüdesheim, il Reno cambia direzione e scorre per circa 30 km verso ovest invece che verso nord. Questa è sopratutto la patria del Rheingauer Riesling e degli Spätburgunder (Pinot Nero). I pendii sono meno scoscesi che in Mosella e nel Nahe, ma l’aspetto meridionale dei vigneti, insieme alla protezione dei monti Taunus, offre le condizioni ideali per la maturazione delle uve.

Il Rheingau ha da sempre attratto molti turisti. Per quanto riguarda la tradizione vitivinicola, non si può non citare Kloster Johannisberg, dove si narra che nel 1775 nacque la prima vendemmia tardiva e che sicuramente regala al wine lover alcuni tra i migliori Riesling Spätlesen al mondo. Oppure Kloster Eberbach, fondato dai monaci cistercensi nel 1136 e centro di grande importanza per la produzione del vino. Nella città di Geisenheim ha invece sede uno dei più rinomati centri di ricerca e sperimentazione al mondo.

Negli anni ’80 nel Rheingau è nato lo stile di vinificazione moderno dei vini bianchi secchi tedeschi. I suoi Riesling sono caratterizzati da sentori di pesca matura e da un corpo ben maggiore rispetto a quelli di regioni dal clima più fresco. Ottimi sono anche i BA e i TBA, nonché gli Spätburgunder del piccolo villaggio termale di Assmannshausen, nell’estremo ovest.

Photo Licence by dpotera – Riesling Johannisberg

Rheinhessen: la regione più grande

Con 26000 ettari coltivati a vigneto, il Rheinhessen è la regione vitivinicola più vasta della Germania. La varietà più diffusa è il Müller-Thurgau, seguito da Riesling e Sylvaner, vitigno tradizionale che è tornato a far parlare di sé grazie a una nuova generazione di enologi-vignaioli preparati e intraprendenti. Ma non mancano le uve a bacca rossa (Dornfelder, Portugieser e Spätburgunder), che rappresentano un buon 30% del raccolto totale e sono in aumento.

I vigneti migliori si trovano a ridosso del Reno, dove il microclima è particolarmente favorevole. In particolare, l’area intorno alla città di Nierstein è anche nota come Rheinterrasse: è qui che nascono alcuni tra i Riesling più intensi e corposi della Germania.
Il Rheinhessen conosce la viticoltura fin dai tempi dei Romani e ospita il primo vigneto tedesco di cui si hanno testimonianze scritte, il Niersteiner Glöck, che compare in un atto di donazione del 742. I sui vini sono classificati “Grosses Gewächs” dalla VDP. Oggi il Rheinhessen produce vini dallo stile semplice e moderno, insieme a ottimi prodotti di punta come quelli frutto del programma Selection Rheinhessen, in atto dagli anni ’90. Un’altra specialità della regione sono gli spumanti.

Pfalz: il trionfo dei rossi

In un certo senso, i vigneti del Palatinato possono essere considerati il prosieguo di quelli dell’Alsazia: si estendono per circa 80 km a nord del confine con la Francia e a est dei monti Haardt, la continuazione dei Vosgi. A causa della loro protezione, la regione è la meno piovosa della Germania. Nonostante il Riesling resti in vigneto più diffuso, le varietà a bacca rossa rappresentano il 40% (il Palatinato è la regione in cui se ne producono di più) e gli Spätburgunder stanno acquistando fama internazionale. I vigneti migliori si trovano nel Mittelhaardt, su ripidi pendii a ovest delle città di Wachenheim, Forst, Deidesheim e Rupperstberg. Le nuove leve stanno esplorando, con ottimi risultati, territori al di fuori di questo nucleo storico.

Il Palatinato vanta molti primati, tra cui la festa del vino più grande al mondo, che si tiene a Bad Dürkheim, nonché la prima e più nota strada del vino tedesca, la Deutsche Weinstraße. Il Rhodter Rosengarten, a Rhodt unter Rietburg, è il più antico vigneto della regione – se non del mondo – ad essere ancora attivo oggi: già esistente all’epoca della guerra dei Trent’anni (1618-1648), oggi conta circa 300 viti su 600 metri quadri e deve il suo nome ai tipici sentori di rosa delle sue uve più pregiate: il Gewürztraminer.

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Photo Licence by Wei-Te Wong – La grande botte al castello di Heidelberg

Baden: il calore del sud

I siti di produzione del Baden sono sparsi su un’area molto vasta: la maggior parte si trova a est della “linea” Palatinato-Alsazia-Reno, tra Mannheim e il confine svizzero, pochi altri sono situati sulla riva nord del Lago di Costanza, dove beneficiano di un microclima particolare, mentre una piccola enclave è schiacciata tra i vigneti del Württemberg e della Franconia. Circa un terzo degli impianti sono concentrati nei Bereiche Keiserstuhl; i migliori ricoprono il versante sud dell’omonimo vulcano estinto, dove il terreno conferisce al vino una particolare mineralità.

Il Baden è anche la zona più a sud e di conseguenza la più calda; solo qui le varietà a bacca rossa superano quelle a bacca bianca. La regione è particolarmente conosciuta per i suoi Spätburgunder, dal colore e dall’aroma intenso, sempre più spesso affinati in legno e ricercati sui mercati internazionali. Ma tutta la famiglia dei Pinot è ampiamente coltivata. Una particolarità: il Badisch Rotgold, un blend di Pinot Nero e Pinot Grigio.

Oltre allo splendido panorama e alle tante città di interesse artistico, nel castello di Heidelberg è possibile ammirare l’ultima rimasta delle quattro botti più grandi della storia dell’enologia tedesca: data del 1751 e ha una capacità di 221.726 litri.

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Se ti sei perso il primo articolo sulla Germania lo trovi qui: “Germania: quando l’innovazione è tradizione.”

 

Photo licence by Roger W – Piesport

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Elisa Pesce

Esperto assaggiatore ONAV, assaggiatore ONAF, WSET Advanced in Wines & Spirits nonché tecnico di marketing per l'enoturismo. Dato che la vita è una sola, preferisco sia il più incasinata possibile: il vino è l'unico modo per mantenere l'equilibrio. Vistita il mio Blog o scrivimi una mail