Portare il vino a una cena: 7 insidie dalle quali proteggersi

Il galateo consiglia di non portare mai vino quando si è ospiti a cena. Il padrone di casa potrebbe provare imbarazzo nel sentirsi “costretto” ad aprire la vostra bottiglia. Inoltre, la vostra selezione potrebbe non essere adatta ai piatti proposti o, ancora peggio, potreste mortificare le scelte del padrone di casa.

Mettiamo da parte la più rigida teoria: noi siamo gozzovigliatori seriali e per noi queste regole sono ormai da considerarsi obsolete. Se siamo ospiti di amici e veniamo incaricati di procurare qualche bottiglia per la serata, possono crollare alcuni tabù: possiamo/dobbiamo informarci sul menù della serata, cosa essenziale per poter procedere a un acquisto sensato delle bottiglie.

In questo piccolo vademecum proviamo a identificare le 7 maggiori insidie che troveremo sul nostro cammino da portatori di vino:

1. Il vino per l’aperitivo. Chi ben comincia…

Lo spumante è quasi sempre gradito; in alternativa un bianco o un rosé di media alcolicità non vi faranno sfigurare. Prestate attenzione alla temperatura del vino: portare una bottiglia da aperitivo appena presa in enoteca o comunque a temperatura “spiaggia di Lampedusa ad agosto” vi potrebbe procurare un marchio indelebile di infamia.

2. Guardo cos’ho in cantina

A meno che il tema della serata non sia “esperimenti probabilmente infelici”, quando volete “pescare” dalla vostra cantina privata, scegliete delle bottiglie delle quali vi fidate. Forse se siete invitati a cena non è il caso di provare quella bottiglia di Bonarda dell’Oltrepò Pavese ricevuta in eredità dal bisnonno.

3. L’approvvigionamento selvaggio

Ormai è tardi: l’enoteca di fiducia è chiusa mentre la vostra riserva privata è costituita prevalentemente da quelle bottiglie che vi sono sopravvissute solo perché considerate imbevibili anche nei momenti più disperati della vostra vita.
Si va al supermercato. Il vino buono si trova dappertutto: piccoli produttori, grandi aziende, enoteche, supermercati e pure discount. L’importante è rimanere lucidi. Attenti a improbabili offerte: fidatevi di voi stessi. Provate e riprovate fino a quando non trovate i vini che fanno al caso vostro. Sapere che in un punto vendita aperto fino a tardi potete agguantare qualcosa di decente è estremamente comodo (mi raccomando, attenti alle temperature come detto precedentemente).

4. Denominazioni ingannevoli

Esistono alcune denominazioni che nell’immaginario collettivo sono garanzia di qualità, ma in realtà dietro ad alcuni nomi altisonanti si nasconde un’infinità di produttori. Per esempio sotto la denominazione “Bordeaux” si possono trovare anche vini mediocri (o peggio). Esistono “Champagne”, “Barolo” etc… decisamente poco degni di nota. Anche in questo caso assaggiate prima di presentarvi fieri con una bottiglia che di buono ha solo l’idea di déjà vù che si porta appresso.

5. Aggiungi un posto a tavola?

Sapere quante persone parteciperanno alla serata è fondamentale! Mettere in tavola una sola bottiglia con troppi contendenti potrebbe favorire situazioni sgradevoli. Di contro, potrebbe presentarsi l’occasione di bere quel magnum o jeroboam che aspetta la giusta occasione. Ricordatevi comunque che una parca mescita fa sì che da una bottiglia da 75cl si ricavino 6 bicchieri (ho detto parca con la “A”).

6. Questione di gusti

Informatevi sui gusti degli altri ospiti. Qualcuno non beve vino rosso, altri dicono di avere mal di testa dopo aver bevuto vino bianco, altri ancora l’acidità degli spumanti proprio non la reggono… Insomma, il mondo è pieno di rompipalle. Difficile riuscire a trovare un vino che metta d’accordo tutti: siatene coscienti e premunitevi di qualche valida alternativa.

7. Conosci il tuo nemico

Si fa presto a dire amici… In campo enoico le insidie sono molte e variegate. Le bottiglie vanno accuratamente scelte non solo in base ai cibi che andranno ad accompagnare ma anche a seconda della compagnia. Inutile sacrificare quella preziosissima bottiglia di Gevrey-Chambertin (pregiatissimo Pinot Nero della Borgogna) portandola a chi quasi sicuramente ci dirà: “Non è male, ma ti faccio assaggiare la dama da 5 litri di Merlot che ho preso ieri a 99 centesimi. Secondo me è migliore, senza offese eh…” (ovviamente è un’esagerazione ma se avete amici così, fate in modo di non farvi inviare a cena). Di contro, evitate di portare quelle bottiglie dal prezzo imbattibile a chi è abituato a bere solo bottiglie di una certa levatura (a meno che non si tratti di una persona che ama provare cose nuove). Importante: mettete da parte l’orgoglio. Anche se avete passato ore a selezionare quel particolare Trentodoc o Alta Langa o Franciacorta o Champagne, ci sarà sempre qualcuno che vi chiederà: “Mi passi il Prosecco?”. Ricordatevi che certe lotte non sono perse: sono inutili.

Io per fortuna sono una persona semplice: se mi porterete un grande vino lo apprezzerò molto, se mi porterete una bottiglia particolare la proverò con piacere. In buona fine: portatemi del vino, anche se non vi invito a cena!

Avatar photo

Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

Rispondi