Bevete responsabilmente, ma un po’ di più…

In ambito di ricerca nel campo enologico, l’università di Adelaide (in Australia) è uno degli enti più attivi. Tra l’altro, solitamente, la loro “produzione” è scaricabile gratuitamente in PDF (che non è cosa da poco).
Uno dei loro ultimi sforzi è l’aggiornamento della Global Wine Markets: una ricerca statistica che analizza il mercato del vino dal 1860 al 2016. Si tratta di 584 pagine ricche di dati e grafici liberamente scaricabili da  QUI.

Un trend negativo

Tra le altre cose, quello che emerge dalla loro ricerca, è il dimezzamento del consumo del vino pro capite al 2016 rispetto a quello rilevato nel 1860. La cosa preoccupante è che guardando le curve dei grafici sembra un trend in continua decrescita al contrario dei consumi pro capite di birra che appaiono in crescita. Curioso il caso degli spiriti che, anche loro in ascesa, pare abbiano avuto una decisa sferzata verso l’alto a partire dagli anni 2000.

Tra cali e ascese

Anche se i paesi che hanno registrato un aumento dei consumi sono molti (USA, Regno Unito, Cina, Australia, Canada, Sud Africa, Giappone, Belgio,  Lussemburgo, Svizzera, Brasile, Olanda), in alcuni casi si tratta di volumi poco rilevanti e, soprattutto, si deve tenere conto di paesi storicamente legati alla produzione del vino che hanno registrato un drastico calo (Francia, Italia, Germania, Russia, Argentina, Spagna, Portogallo, Romania, Grecia). Nonostante gli italiani e i francesi siano totalmente immersi in un contesto vinicolo di lunga tradizione, non hanno saputo ereditare le abitudini dei consumi del passato.
Siamo in un periodo fantastico dove abbiamo la possibilità di reperire qualsiasi vino e qualsiasi informazione su di esso. Dobbiamo solo concederci ogni tanto il lusso di non far roteare pochi centilitri di vino nel bicchiere per delle ore ma accompagnarci a qualche amico piacevole con cui finire qualche bottiglia senza darci troppo peso. Rimane sempre valido il consiglio di bere con moderazione ma farlo un po’ di più non guasterebbe.

P.S.
La University of Adelaide mette anche a disposizione (gratuitamente) sulla piattaforma edx un corso base sul vino ovviamente in inglese. Una bella occasione per impratichirsi con la lingua e tastare con mano la dinamicità di certe realtà quasi ai nostri antipodi. Il corso è raggiungibile cliccando QUI

 

 

Avatar photo

Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

Rispondi