Figli di un Dio minore: i 4 vitigni dimenticati della Champagne

Ogni appassionato, o studente presso corsi di degustazione o da sommellier, impara che per fare uno Champagne possono essere utilizzati solo 3 vitigni: Pinot Noir, Meunier e Chardonnay. Queste tre varietà vengono ripetute quasi come un mantra nella maggior parte dei corsi e dei libri. 3 varietà. Tutto ciò che ci serve sapere. Stop.
In effetti, dal 1935, sono autorizzati solo questi vitigni:

  • il Pinot Noir che rappresenta il 38,09% della superficie vitata
  • il Pinot Meunier (oggi chiamato solamente Meunier) che rappresenta il 33,81%
  • lo Chardonnay che rappresenta il 27,82%

In realtà però i vitigni utilizzabili per produrre uno Champagne sono 7.
Per ragioni storiche e di rispetto della tradizione, possono essere coltivati altri 4 vitigni definiti Cépages Oubliés (vitigni dimenticati):

  • il Pinot Blanc
  • l’Arbanne
  • il Petit Meslier
  • il Pinot Gris

Gli Champagne ottenuti da questi vitigni sono vere e proprie rarità dato che la superficie vitata di queste quattro varietà rappresenta appena lo 0,28% superficie vitata e non sono autorizzati nuovi impianti anche se è permessa la sostituzione delle viti senza aumentare la superficie.
Tra l’altro la coltivazione di queste varietà nella Champagne presenta delle criticità notevoli: il Pinot Blanc e il Pinot Gris, sebbene maturino precocemente, sono soggette a gelate primaverili e al marciume, l’Arbanne è particolarmente difficile da pressare mentre il Petit Meslier è suscettibile alla botrite.
Questi quattro vitigni “dimenticati” trovano dimora esclusivamente nella regione dell’Aube (la zona più a sud della Champagne) tranne il Pinot Gris del quale sembra vi sia traccia anche nella Valle della Marna.

PINOT BLANC
Il Pinot Blanc nella Champagne è conosciuto anche con il vecchio nome di Enfumé o come Blanc Vrai (Vero Bianco).
Viene utilizzato principalmente nella composizione delle cuvée grazie al suo apporto di “morbidezza” penalizzando però la longevità dell’assemblaggio.

Alcuni Champagne 100% Pinot Blanc:

  • Pierre Gerbais Cuvée L’Originale
  • Petit-Camusat Blanc de Blancs Pinot Blanc Brut (tra l’altro sembra che questo produttore faccia solo questa tipologia)
  • Marcel Deheurles & Fils Céleste

ARBANNE
L’Arbanne è un vitigno particolarmente ostico. Necessita di pendii ben esposti in quanto varietà piuttosto tardiva. Inoltre, presenta acini di dimensioni diverse nello stesso grappolo e, la buccia degli stessi, è spessa al punto che crea problemi di estrazione durante la pressatura. Viene considerato uno dei vitigni autoctoni dell’Aube.

Alcuni Champagne 100% Arbanne:

  • Moutard Pére & Fils Vieilles Vignes Cépage Arbanne
  • Olivier Horiot Arbane Pure

PETIT MESLIER
Il Petit Meslier è frutto dell’incrocio di due varietà: Gouais Blanc e Savagnin.
Piuttosto precoce, non ha mai trovato una sua vera identità nella Champagne venendo “relegato” a mero componente delle più svariate Cuvée. Delle 4 varietà minori è una delle più raramente coltivate.

Lo Champagne 100% Petit Meslier:

  • Duval-Leroy  Précieuse Parcelle Petit Meslier

Sebbene ci siano diversi produttori che utilizzano il Petit Meslier nelle loro cuvée (Laherte Frères, Drappier, Aspasie…) solo la maison Duval-Leroy lo vinifica in purezza.

PINOT GRIS
Il Pinot Gris in Champagne è conosciuto anche come Fromenteau.
Le sue origino sono riconducibili alla Borgogna. Nella Champagne presenta rese piuttosto basse con qualità nella produzione discontinue di anno in anno. Come per il Petit Meslier, anche il Pinot Gris è alquanto raro da trovare nelle cuvée e rappresenta il vitigno meno piantato nella Campagne con appena lo 0,01% della superficie vitata.

Lo Champagne 100% Pinot Gris:

  • Dérot-Delugny Brut Cuvée des Fondateurs

Non sono riuscito a trovare altri Champagne 100% Pinot Gris, vitigno difficile da rilevare anche negli assemblaggi.

AUBRY: UNA CUVÉE PER 7 VITIGNI

Nel 1986 Pierre e Philippe Aubry (proprietari della maison L. Aubry Fils) decidono di creare una cuvée celebrativa per il bicentenario della casa (nel 1991). Cercano di riproporre le caratteristiche degli Champagne XVIII secolo. Cercano e piantano tutte le varietà dimenticate che però non riusciranno ad essere produttive per l’anniversario del 1991. Loro però perseverano ed è così che nasce il loro Le Nombre d’Or, frutto dell’assemblaggio di tutti e 7 i vitigni coltivabili nella Champagne.

DIMENTICATI O DA DIMENTICARE?

Le varietà “dimenticate” della Champagne rappresentano una vera rarità che solo alcuni produttori valorizzano mentre tutte le informazioni ufficiali che provengono dalla Champagne e dal suo comitato di rappresentanza (CIVIC) tendono a considerare i 3 vitigni principe come gli unici coltivabili (e le percentuali di vigneto piantate danno ragione a questi ultimi). Per alcuni, questi vitigni rappresentano un patrimonio da preservare mentre per molti altri (produttori inclusi) sono varietà che sono state dimenticate a ragion veduta. Di mio, fin che la testa me lo permette, preferisco non dimenticare: anche le cose meno piacevoli.

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Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

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