Ferrari Perlé: un vino per l’estate… e per l’autunno, l’inverno, la primavera…

Di certo Ferrari non ha bisogno di presentazioni, né di queste poche righe né di altro. Ferrari è Ferrari. Ferrari è Trento DOC, con più di 4 milioni di bottiglie di metodo classico prodotte a fronte degli 8 milioni dell’intera denominazione. Può un’azienda di questa portata e capace di tali numeri uscire sul mercato con vini interessanti? Può!
Avevo già assaggiato il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore, ad oggi lo spumante italiano che ho preferito in assoluto, che si trova su una fascia di prezzo medio-alta (dai 60€ in su in enoteca). Quando mi è stato proposto di partecipare ad una cena dove il Perlé di casa Ferrari era il vino protagonista mi sono chiesto se sarebbe stata un’esperienza interessante o meno. I vini proposti erano Ferrari Perlé 2009 e Ferrari Perlé Bianco Riserva 2007, entrambi nella bottiglia magnum.

Ferrari Trento DOC Perlé 2009

Durante gli ultimi 2 anni ho avuto modo di provare più volte il millesimo 2006 (in bottiglia da 75cl): sempre piacevole ma con un calo notevole verso inizio 2017 (forse però dovuto a un errato stoccaggio). Questo Perlé 2009 è un metodo classico blanc de blancs (100% Chardonnay) con minimo 5 anni di affinamento sui lieviti che si presenta più elegante, fresco e agile del 2006. Il naso è guidato da un profumo di frutta a polpa gialla, agrumi, mela appena tagliata e da note delicate di lieviti. Bollicina molto fine, si allarga bene in bocca pur non essendo particolarmente “grasso” per poi uscire pulito. Un Trento DOC decisamente piacevole che riesce decisamente ad andare oltre l’antipasto.

Ferrari Trento Riserva DOC Perlé Bianco 2007

Anche in questo caso un Blanc de Blancs 100% Chardonnay con minimo 8 anni di affinamento sui lieviti. Questo vino per me è stato un’autentica sorpresa. Naso complesso, la frutta si fa più tropicale con accenni a frutta candita e crosta di pane appena sfornato. Una leggera ossidazione si integra perfettamente al profilo aromatico. In bocca è un vino più verticale segnato da un’acidità quasi tagliente con un finale elegante, sapido e minerale. Ho trovato nel Perlé Bianco un vino elegante, delicato, complesso e ben “rifinito” in grado di non far rimpiangere bollicine estere più blasonate (e più costose). Intendiamoci, stiamo parlando di un Trento Riserva DOC e il prezzo non è così popolare (poco sotto i 40€ in enoteca per la bottiglia da75cl) ma comunque commisurato alla qualità di questo spumante.

Nonostante in Italia molti considerino le grandi aziende vinicole come “il demonio” (a differenza di quello che avviene in altri paesi, Francia in primis), Ferrari è la dimostrazione che una grande azienda ha anche grandi potenzialità.
Quando ho bevuto il Perlé Bianco, che è stato di gran lunga il mio preferito durante la serata, ho pensato di trovarmi davanti al mio vino preferito per questa torrida estate fino a quando una brezza fresca di montagna mi ha sorpreso all’uscita del ristorante e mi sono convinto che forse, pure nelle altre tre stagioni, non sarebbe stato così male.

 

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Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

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