Vins Extrêmes 2019: la mia TOP 10

Vins Extrêmes è un evento biennale che gli amanti dei “vini estremi” da viticoltura eroica non possono perdersi. La scorsa edizione si è svolta a fine novembre 2019 e, causa impegni e festività, ho rimuginato un po’ prima di pubblicare. Per organizzare una manifestazione del genere, forse, non esiste luogo migliore del Forte di Bard, simbolo della caparbietà e dello sforzo umano. Comunque, la Valle d’Aosta, in generale è uno di quei posti dove la viticoltura trasuda fatica e ben esprime il concetto di vino estremo. Ospiti di questa edizione i vini del Principato di Andorra che, parlando da un punto di vista commerciale, non sono di facile reperimento sul mercato. In onestà, non credo che li andrò a cercare in futuro ma è sempre interessante assaggiare qualcosa di diverso. Accanto a loro, il banco dell’Associazione Produttori Ribolla Gialla di Oslavia si presentava con la voglia di promuovere in modo unito un territorio sicuramente in ascesa ma avaro di comunicazione verso il mondo esterno.

Molti produttori, tempo tiranno e… ecco i 10 vini che per un motivo o per un’altro mi hanno lasciato un piacevole ricordo della giornata:

Andreola

Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG 2018 Dirupo

Note di mela golden appena tagliata per un Prosecco che gioca le sue carte sulla delicatezza. Interessante anche la versione Extra Dry.

Cantina Aldeno

Trento DOC Riserva 2012 Altinum

Un Trento imponente e di struttura, molto largo in bocca con note ossidative e una piacevole nuance che mi ha ricordato la nocciola accompagnata da agrumi, mela e miele.

Casale del Giglio

Biancolella Lazio IGT 2018 Faro della Guardia

Veramente una sorpresa: frutta matura con accenni di albicocca e nettarina al naso e sapidità ben integrata in bocca dove spiccano sentori di agrumi. Un vino da “wow”.

Cantina della Serra

Erbaluce di Caluso DOCG

La Cantina della Serra quest’anno propone una versione del suo Erbaluce con un’etichetta che richiama stilemi più classici. 10 giorni di macerazione sulle bucce ci offrono una variante più intensa del già ottimo Erbaluce della Serra. Scorza candita e acidità sferzante.

La Perla

Vino Spumante Metodo Classico Extra Brut La Perla

La Pignola (o pignola Valtellinese) è un vitigno a bacca nera piuttosto raro che solitamente viene vinificato in rosso. In questo caso, La Perla ha proposto la sua versione spumante. Un vino fine che gioca in modo leggero tra frutto e acidità.

Tanteun e Marietta

Valle d’Aosta DOC Rosso 2016 Boheme

A quanto ho capito si tratta dell’ultimo nato in casa Tanteun e Marietta che fa pochi vini ma decisamente ben curati. Blend tra Petit Rouge, Cornalin e Vien de Nus. Frutto piacevolezza e una delicata sfumatura boisé.

D&D

Valle d’Aosta DOC Fumin

Una cantina che dimostra sempre una bella consistenza nella sua offerta generale. Per me il Fumin di D&D è veramente un gran vino di montagna con quella nota affumicata tipica e una bella struttura a supporto.

Cantina Herero

Tintilia del Molise DOC Herero .16

Una Tintilia del Molise di grande struttura e complessità. Note di confettura di frutti rossi, vaniglia, tabacco rifiniti da una speziatura dolce.

Cave Mont Blanc

Vallee d’Aosta DOC Blanc de Morgex et de La Salle Metodo Classico Extra Brut Glacier

Il Prié Blanc in tutto il suo splendore. Uno dei miei spumanti preferiti. Affilato e diretto con sentori di zafferano che lo contraddistinguono. Una sicurezza.

Crotta de Vegneron

Valle d’Aosta DOC Chambave Moscato Passito 2017 Prieuré

La Crotta de Vegneron ha un’offerta ampia e consistente. Per me il loro simbolo, però, rimane lo Chambave Moscato Passito. Intenso, fresco e mai stucchevole: un’istituzione.

 

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Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

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