Millésimes Alsace Digitasting: 3 giorni di salone del vino a casa

Dal 27 febbraio al 1 marzo si è svolto, per il secondo anno, Millésimes Alsace Digitasting, il salone del vino alsaziano dove sono i vini a muoversi, non le persone. Gli ultimi due anni hanno mescolato un po’ le carte in tavola per quanto riguarda gli eventi in presenza e, come sempre, sopravvive chi si sa adattare. Vins Alsace, l’organismo che si occupa della promozione dei vini alsaziani, è riuscito a organizzare un salone digitale ben organizzato. Tutto parte dal sito Millésime Alsace dal quale gli operatori del settore (importatori, distributori, ristoratori, sommellier, addetti stampa…) hanno potuto richiedere tempo prima dell’evento l’accesso. Su questo portale, gli utenti accreditati possono visionare le schede di 74 produttori aderenti al progetto con i dettagli sui paesi dove questi sono già importati e, soprattutto, i paesi per i quali sono ancora in cerca di importatore. Ognuna delle aziende espositrici propone 4 vini in degustazione che sono stati confezionati per l’occasione in bottiglie mini flute da 3cl e inserite in un cofanetto riportante il nome dell’azienda produttrice. Gli iscritti a Millésimes Alsace hanno la possibilità di scegliere fino a 5 produttori. Un paio di settimane prima dell’evento ho ricevuto a mezzo corriere espresso un box contenente i 5 cofanetti che avevo selezionato assieme ad altri due inseriti casualmente da Vins Alsace e un ultimo cofanetto con i vini degustati durante la Masterclass di cui parlerò dopo. Importante, soprattutto per importatori e distributori, la possibilità di fissare video appuntamenti/degustazioni in compagnia delle aziende. 

Un po’ di numeri giusto per comprendere la portata del Millésimes Alsace Digitasting: si sono iscritti 2800 professionisti provenienti da 41 paesi. Sono pervenute più di 1000 richieste di kit degustazione che hanno richiesto la preparazione di 8300 cofanetti, circa 33000 mini bottiglie.

 

Millésimes Alsace Digitasting: la Masterclass “So Trendy!”

So Trendy è il bizzarro nome dato alla Masterclass visibile sia in diretta il primo giorno sia on-demand. Con la moderazione dell’enologo ed esperto di vini alsaziani Thierry Fritsch, hanno animato la discussione:

  • Jenny Wagoner (USA) responsabile dei vini per i ristoranti Zuma e Oblix
  • Yves Beck (Svizzera) critico del vino
  • Manuel Peyrondet (Francia) sommelier

L’incontro era diviso in 4 tematiche:

So fresh: un’analisi della collocazione dei vini alsaziani più freschi e immediati nel panorama enogastronomico.
🥂Campione in degustazione: Domaine Schoffit – Riesling Hart 2020, un vino dalla freschezza citrica con bocca calda e residuo zuccherino percepibile.

So Terroir: l’importanza di comunicare vini di terroir in una zona geologicamente variegata come l’Alsazia con l’invito a valutare un vino complesso grazie all’apporto del tempo.
🥂Campione in degustazione: Domaines Schlumberger – Riesling Grand Cru Kitterle 2017, grande profondità olfattiva e erbe aromatiche tra le quali spicca l’origano accompagnato da note di fumo. In bocca è affilato e tagliente, salino con accenni più minerali. un prodotto di spessore.

So Sweet: la dolcezza è un aspetto comune di una bella fetta dei vini alsaziani. Per questo viene sottolineata la necessità di trovare una dimensione gastronomica a questi vini forse meno versatili ma generosi anche sotto il profilo aromatico.
🥂Campione in degustazione: Domaine Hurst – Gewurztraminer Vieille Vignes 2020, pienezza, complessità e piacevolezza per un Gewurztraminer con una quantità di zuccheri residui importante anche se corpo e freschezza aiutano a ridurre la percezione di dolcezza.

So Red: l’Alsazia è grandi vini bianchi ma non solo. Il Pinot Nero alsaziano piò rivelarsi una bella scoperta al di fuori di aree più blasonate per questo vitigno.
🍷Campione in degustazione: Rodern – Pinot Noir 2019, tanto frutto rosso, alta acidità e integrità. Un vino dalla buona finezza.

Per quanto sia stata una chiacchierata piacevole da ascoltare con alcuni spunti interessanti, l’appellativo “masterclass” risulta forse un pochino pretenzioso. Pregevole invece l’offerta dato che il video è disponibile nelle lingue francese, inglese, giapponese e tedesco.

 

Millésimes Alsace Digitasting: la degustazione

Una batteria di 28 vini, che aiutano a far percepire l’atmosfera di un salone con in più il comfort di poterne fruire a casa con tempi, modalità e quiete più votati a un’esperienza migliore. Purtroppo, dovendo travasare i vini in bottiglie più piccole, qualche campione ha patito mostrando rifermentazione in bottiglia e, pertanto, non è stato possibile giudicarlo. Ho suddiviso per comodità i campioni in base al vitigno suddividendo ulteriormente la folta categoria Riesling separando i Grand Cru.

Riesling

LES VIGNOBLES RUHLMANN-SCHUTZ – RIESLING AOC ALSACE 2021
Bel naso di frutta matura, gesso. Ricco con accenni di albicocca disidratata. Molto dritto, uno dei miei preferiti.

DOMAINE SCHEIDECKER ET FILS – RIESLING AOC ALSACE 2021
Ancora compresso, molto citrino e sferzante ma in cerca della sua dimensione.

DOMAINE BOEHLER – RIESLING AOC ALSACE 2020
Accenni sulfurei, frutta secca, muesli. Sensazione quasi di uva appassita in bocca come se si fosse un po’ esitato sulla macerazione.

DOMAINE PAUL KUBLER – RIESLING AOC ALSACE 2020
Una volatile abbastanza percettibile. Vino dallo “stile naturale” che non è nelle mie corde ma, una volta lasciato aprire, cambia pelle.

DOMAINE KARCHER – RIESLING AOC ALSACE 2019
Una bella sensazione di zagare e miele millefiori. In bocca è morbido in entrata poi si ricompone per finire molto pulito.

DOMAINE PAUL KUBLER – RIESLING AOC ALSACE 2019
Lontano ricordo di idrocarburo e caramella alla banana. In bocca le montagne russe: accenni acidi, poi minerali e, infine, quasi gomma bruciata.

WOLFBERGER – RIESLING AOC ALSACE 2018
Pietra focaia e miele d’acacia. In bocca è indulgente, burroso e pieno con un’acidità appena in disparte.

PAUL GASCHY – RIESLING AOC ALSACE 2016
Finissimo idrocarburo e scorzetta d’arancio. In bocca miele di castagno e tanta sostanza con una freschezza da manuale.

 

Riesling Grand Cru

DOMAINE KARCHER – RIESLING AOC ALSACE GRAND CRU SCHLOSSBERG  2021
Naso leggermente erbaceo. In bocca è molto diretto e fine senza però essere mai incisivo.

DOMAINE SCHEIDECKER ET FILS – RIESLING AOC ALSACE GRAND CRU SPOREN 2020
Pietra bagnata e frutta essiccata. In bocca purtroppo non è giudicabile a causa di rifermentazione.

DOMAINE BOEHLER – RIESLING AOC ALSACE GRAND CRU BRUDERTHAL 2020
Trionfo di fiori e agrumi. In bocca è materico e ben presente. Ampio, ben equilibrato e di carattere.

WOLFBERGER – RIESLING AOC ALSACE GRAND CRU MUENCHBERG 2019
Un Riesling delle percettibili note dolci e agrumate. Morbidezza e pienezza per un vino che non necessariamente ha bisogno di essere abbinato a tavola.

LES VIGNOBLES RUHLMANN-SCHUTZ – RIESLING AOC ALSACE GRAND CRU FRANKSTEIN 2019
Frutta secca e mango candito. In bocca purtroppo non è giudicabile a causa di rifermentazione.

PAUL GASCHY – RIESLING AOC ALSACE GRAND CRU EICHBERG 2015
IdrocarBurro (neologismo appena coniato per questo mix tra idrocarburo e burro). Morbido, intenso, complesso. Un vino di difficile accompagnamento dato che tenderà a diventare il protagonista della tavola. Forse un po’ troppo ma edonisticamente mi è piaciuto.

 

Sylvaner

DOMAINE PAUL KUBLER – SYLVANER AOC ALSACE 2018
Purtroppo lo stile di vinificazione appiattisce un po’ il varietale. Ci mette molto tempo ad aprirsi e guadagnare tridimensionalità.

 

Muscat

DOMAINE SCHEIDECKER ET FILS – MUSCAT AOC ALSACE GRAND CRU FROEHN 2020
Gradevoli note di salvia e limone candito. In bocca purtroppo non è giudicabile a causa di rifermentazione.

 

Assemblage

DOMAINE BOEHLER – ASSEMBLAGE AOC ALSACE 2021
Anche questo campione purtroppo non è giudicabile a causa di rifermentazione.

DOMAINE KARCHER – ASSEMBLAGE AOC ALSACE 2020
Fiori di campo al naso. In bocca è presente senza mostrare una grandissima personalità.

 

Pinot Gris

PAUL GASCHY – PINOT GRIS AOC ALSACE GRAND CRU EICHBERG 2019
Burro fuso, vaniglia e toffee alla panna. In bocca è largo ma sorprende comunque per la vena acida che riesce a tenderlo.

WOLFBERGER – PINOT GRIS AOC ALSACE GRAND CRU RANGEN 2019
Si avverte parecchio il varietale al naso mentre in bocca acquisisce tridimensionalità e mordente lasciando una piacevole nota di buccia d’uva.

Gewurztraminer

DOMAINE PAUL KUBLER – GEWURZTRAMINER AOC ALSACE GRAND CRU ZINNKOEPFLE 2020
Naso ricco di litchi e frutta esotica. Morbido, ricco, pieno, gustoso e incredibilmente lungo.

DOMAINE KARCHER – GEWURZTRAMINER AOC ALSACE 2019
Delicato con accenni di litchi e petali di rosa. Dolce ma teso con una spruzzata di lime sul finale.

DOMAINE BOEHLER – GEWURZTRAMINER AOC ALSACE GRAND CRU BRUDERTHAL 2019
Pietra e frutta matura. In bocca è sorprendentemente secco, asciutto e teso. Sarebbe interessante trovargli una collocazione gastronomica.

PAUL GASCHY – GEWURZTRAMINER AOC ALSACE 2016
Dolce, potente con sentori di litchi e miele di castagno. Tanta polpa e materia.

 

Pinot Noir

LES VIGNOBLES RUHLMANN-SCHUTZ – PINOT NOIR ROSE’ AOC ALSACE 2021
Dal colore sembra quasi un Pinot grigio. In bocca è molto salino, minerale ma anche dolce e fresco. Mi è piaciuto anche se credo di non averlo compreso appieno.

DOMAINE SCHEIDECKER ET FILS – PINOT NOIR AOC ALSACE 2020
Pietra bagnata e mineralità. In bocca è piuttosto teso e dritto con note di ribes e pepe nero.

WOLFBERGER – PINOT NOIR AOC ALSACE 2020
Frutti rossi e sottobosco con forte impronta di ribes. Fine, succoso e teso.

LES VIGNOBLES RUHLMANN-SCHUTZ – PINOT NOIR AOC ALSACE 2018
Naso appena scomposto ma è in bocca che si gioca la partita con un mix tra mineralità e impronta di frutto del pinot nero.

 

Millésimes Alsace Digitasting: in conclusione

Per quanto l’idea di spedire campioncini per la degustazione non sia una novità in assoluto, quello che fa di Millésimes Alsace Digitasting un vero salone del vino è l’organizzazione di tutta questa enorme macchina. Un sito chiaro con le informazioni che servono e una gestione del processo di ordine e ricezione dei cofanetti piuttosto intuitivo. La vera forza di Millésimes Alsace, al di là dell’efficienza organizzativa, sta nel coniugare la praticità della degustazione per proprio conto senza però escludere il contatto con il produttore. Una delle “esperienze virtuali” nel mondo del vino tra le più reali (e piacevoli) che abbia provato.

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Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

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