Alla cieca: degustazione di 8 bianchi +1 nell’Enoteca di Campagna Amica

Giovedì 1 settembre 2022: Enoteca di Campagna Amica, Asti. Quale miglior modo di iniziare Settembre se non con una degustazione alla cieca?
Le degustazioni alla cieca (quindi senza conoscere il vino al momento del servizio) suscitano sempre negli assaggiatori un misto di curiosità e disagio. Ѐ sempre intrigante mettersi alla prova valutando il vino “spogliato” della sua immagine, del suo brand e della sua storia. Di contro, c’è sempre il timore di prendere una vacca per le palle un abbaglio. Nel migliore dei casi, i grandi vini troveranno modo di mettersi in mostra comunque, nel peggiore, si scoprirà che il re è nudo.
Tutti i vini sono stati selezionati dal Sommelier Paolo Noto, gestore dell’Enoteca di Campagna Amica, che ha condotto abilmente la serata. Una selezione interessante e per nulla banale.

Una discriminante fondamentale è stata rappresentata dai prezzi. Una volta che i vini sono stati degustati e valutati alla cieca, il fattore prezzo è stato determinante per notare la rispondenza (o meno) della corretta collocazione degli stessi su una scala di valori. Le domande fondamentali in questi casi sono sempre 2:

– Riuscirei a finire la bottiglia?
– Lo comprerei a questo prezzo?

Passiamo alle degustazioni che, per praticità, ho suddiviso seguendo l’ordine delle batterie di servizio:

1° Mescita

I primi due vini serviti, erano due Chardonnay (cosa dichiarata successivamente). Soprattutto nel primo, ho fatto veramente fatica a riconoscere il vitigno. La spiccata aromaticità, forse dovuta all’impiego di qualche lievito esuberante in fermentazione, ha spostato l’idea verso qualcosa di più “esotico”. 

Pouilly Fuissé 2020 – Domaine J.A. Ferret

Un vino che punta tutto sulla freschezza. Di primo impatto, onestamente, non avrei detto Chardonnay. Tanto esuberante nel suo fruttato con un’aromaticità che strizzava quasi l’occhio ad altri vitigni. Con il tempo nel bicchiere, si è smorzato un po’ lasciando una grande beva e una bella dinamicità. Uno dei miei preferiti se si parla di berne una bottiglia.
Prezzo sul web: circa 40€
Uno dei domaine storici del villaggio di Fuissé, zona Mâcon, Borgogna meridionale. Pouilly Fuissé è una di quelle denominazioni che stanno via via acquisendo maggiore valore con il passare degli anni. La maggior parte degli assaggiatori in sala ha tuttavia valutato eccessiva la richiesta economica per questa bottiglia. Difficile da biasimare ma la Borgogna è la Borgogna e, per bere bene in queste zone, bisogna spalancare il portafogli. 

 

Piemonte DOC Chardonnay Kalòss 2020 – Barroero Marco

Lo avevo già assaggiato altre volte. Un bel lavoro con uno Chardonnay che strizza l’occhio a una certa parte di Borgogna senza volerla troppo scimmiottare. L’imprinting piemontese si sente come il legno che, a mio parere, avrebbe ancora bisogno di qualche tempo in bottiglia per integrarsi a pieno. Un bel vino da tenere ancora in cantina.
Prezzo sul web: circa 14€
Marco Barroero è un giovane viticoltore di Coazzolo (AT) che produce vini sinceri ed espressivi. Questo Chardonnay che fa malolattica, batonnage e affinamento in barrique è un vino che può stare ancora tranquillamente in cantina a differenza del Pouilly Fuissé che è più da consumo immediato. Il prezzo, a mio parere, non riflette la qualità del vino che, idealmente, appartiene a una collocazione più alta entrando a far parte dei “best buy”.

 

2° Mescita

Segue un terzetto. Ci viene anticipato che uno dei tre vini è un blend mentre gli altri due sono varietà in purezza.

Corazon Loco Blanco 2021 – Bodega Iniesta

Operazione commerciale dell’omonimo calciatore. Un blend di Sauvignon Blanc e Verdejo. Senza infamia e senza lode. Dovessi scegliere tra guardarmi una partita e bermi tutta la bottiglia sarei in seri dubbi (e non amo il calcio).
Prezzo sul web: sotto i 10€
Nonostante l’esigua richiesta economica, si tratta di uno di quei vini che difficilmente rimarrà nella memoria. Curioso trovarlo “nella mischia”, anche perché difficilmente qui in zona si riescono a reperire vini della D.O. VT Castilla. Ѐ stato piuttosto facile identificarlo come blend.

 

Graacher Himmelreich Kabinett Riesling 2019 – Joh Jos Prüm

Anche alla cieca il naso del riesling viene fuori. Avrei detto Alsazia ma era Mosella. Quello che ha fatto storcere il naso alla maggior parte dei partecipanti sono stati gli zuccheri residui tendenti all’abbondante. A me la cosa non è dispiaciuta. Probabilmente questo riesling ha ancora una luuuuuunga vita davanti. Da berne volentieri un bicchiere (anche due): la bottiglia, tuttavia, rimane impegnativa.
Prezzo sul web: circa 50€
Prüm è una delle realtà più importanti e conosciute della valle della Mosella, in Germania. Forse uno dei Riesling più significativi della zona.
Un vino che ha diviso un po’ la sala. Ad alcuni è piaciuto molto (io mi metto in questo gruppo) mentre altri, anche per via del residuo zuccherino importante, non l’hanno gradito. Il prezzo ha creato un ulteriore spartiacque dato che, effettivamente, si parla di una bottiglia particolare e di difficile collocazione a tavola.

 

Vino bianco Mosca Bianca Limited Edition – Guido Vada

Un naso esplosivo. Sulle prima si apre con una rosa intensa che fa pensare quasi a un Gewurztraminer. Poi, in bocca, una bella pienezza e il retrogusto amaro ci riportano in Piemonte con una bottiglia che, a detta di molti, è stata la migliore bevuta della serata. Il vitigno è il “nostro” Moscato bianco di Canelli, magistralmente e sapientemente vinificato.
Prezzo sul web: circa 20€
Guido Vada è uno dei produttori fondatori dell’associazione “Escamotage – Aroma di un territorio” che ha come obiettivo la promozione e la produzione di vini secchi a base Moscato.
Il risultato è un vino veramente piacevole e versatile dal grande profilo aromatico. Oltre alla Limited Edition esiste anche un Mosca Bianca “standard” che costa circa 14€.

 

3° Mescita

Un altro terzetto piuttosto variegato.

Sololuna Terre Alfieri Arneis DOCG – Pescaja

Profumo pieno da Sauvignon Blanc, assaggio e… si è un Sauvignon, dai. E invece no. È un Arneis. Pausa di riflessione. Un Arneis? Cado nello sconforto quando mi accorgo che anche altri hanno avuto la mia stessa impressione ma soprattutto nessuno avrebbe ipotizzato Arneis. Un vino tecnicamente ben fatto. Preciso e pulito. Ma l’Arneis dov’è?
Prezzo sul web: circa 20€
Pescaja è un’azienda vinicola di Cisterna d’Asti. Interessante la scelta di dare valore al territorio utilizzando una denominazione come Terre Alfieri che magari risulta di meno “appeal” rispetto ad altre con il pregio di avere una spiccata connotazione locale. Il vino è buono e vale il “prezzo del biglietto” a patto che si sappia cosa si può trovare nel bicchiere (e cosa no).

 

Savennières Clos de la Bergerie 2010 – Nicolas Joly

Questo è stato uno dei pezzi da novanta della serata e nel contempo (a mio parere) una cocente delusione.
Uno Chenin Blanc della Loira che di bianco aveva poco. Colore quasi da orange wine con leggeri accenni di smalto al naso. Faticoso berne un bicchiere. Più tardi nella serata si è aperto cambiando leggermente profilo. Di certo non fa della piacevolezza la sua arma vincente.
Prezzo sul web: circa 50€
Nicolas Joly è uno dei principali esponenti della biodinamica in Francia e nel mondo. Celebre soprattutto per il suo Savennières Coulée de Serrant (bottiglia che costa circa il doppio rispetto a quella bevuta durante la serata). Che dire? Non so se si trattasse di una bottiglia non particolarmente in forma o se sia questo lo stile del vino. Non metto in dubbio che l’aura di Joly possa attirare una folla festante di “bevitori naturali” ma, che vi devo dire? Parafrasando gli Inglesi… “not my glass of wine” (anche costasse una frazione del prezzo richiesto, intendiamoci).

 

Meursault 1er Cru Château de Blagny 2007 – Louis Latour

Questo Meursault anche alla cieca, aveva tutte le carte in regola per essere posizionato correttamente in Borgogna. Mancava un “piccolo” particolare: l’annata.
Un vino con una bella frescheza integra, colore perfetto e tutti gli indizi che portano a un’ammissione alle scuole elementari e invece ti ritrovi davanti a un quindicenne. Chapeau!
Prezzo sul web: circa 60€
Louis Latour è uno dei più importanti e tradizionalisti negociants della Borgogna. Questo vino viene venduto come capace di affinare per circa 30 anni e, assaggiandolo, non stento a crederci. Il prezzo è stato decisamente divisivo. Per me, questi euro, li vale tutti anche se non so se al momento li spenderei. Altri hanno strabuzzato gli occhi optando per altri vini che nella serata li hanno impressionati più favorevolmente.

 

4° Mescita (bottiglia di emergenza aperta comunque)

L’ultimo vino, in teoria, non doveva essere aperto. Per fortuna, qualche volta, la pratica si dissocia dalla teoria.

Piemonte DOC Sauvignon Guani – Rovero

Naso inequivocabile di Sauvignon, un vino estremamente pulito e piacevole. Qui siamo a casa e  nonostante si tratti di un vitigno internazionale, l’impronta piemontese era piuttosto marcata.
Prezzo sul web: circa 14€
Rovero è un’azienda di San Marzanotto (AT) specializzata nella produzione di vini BIO, distillati e vini aromatizzati. Doveva essere una bottiglia di emergenza. Sono contento che sia stata aperta comunque. Un bel prodotto a un prezzo corretto.

 

L’Enoteca di Campagna Amica

Ho trovato un posto accogliente, una degustazione ben organizzata e ben realizzata sopra i locali di un’Enoteca fornita con un’ampia scelta dei vini della zona.
Adiacente all’Enoteca, c’è una graziosa zona mercato dove trovare i prodotti delle aziende aderenti a Campagna Amica.
Mi sono ripromesso di tornare presto. Ah, dimenticavo, a conclusione della degustazione è stato servito prosciutto e melone (prosciutto crudo dell’astigiano) e abbondante porzione di melanzane alla parmigiana (piatti realizzati utilizzando le materie prime delle aziende aderenti a Campagna Amica). Per non perdersi i prossimi eventi vi lascio il link al sito di Enoteca di Campagna Amica

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Alberto Bracco

WSET 3 in Wine & Spirits, Sommelier FISAR, assaggiatore ONAV , autore per Versanti Mag e bevitore seriale. Nel mondo del vino per lavoro, passione e anche un po' per caso. Seguimi su Instagram o scrivimi una mail

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